Provo una profonda riconoscenza ed altrettanta stima verso il Dottor Garofalo, professionista dall’invidiabile preparazione, acume ed esperienza. Credo di rientrare fra i casi limite e non posso essere breve, perché gli ho affidato molteplici problemi da risolvere, conseguenze di una vicenda complessa e delicata, per me un vero incubo...
Dopo l’ultimo intervento all’addome, si verifica una forte emorragia interna. Ne esco per miracolo ma mi ritrovo, in terapia intensiva, con gli arti inferiori insensibili agli stimoli indotti ed assenti a qualsiasi tentativo volontario di movimento. La fisioterapia recupera in parte la mia deambulazione e la voglia di reagire è tanta, però le gambe sono deboli e sempre doloranti, rigide e fuori assetto nella postura, inoltre senza un buon appoggio non cammino. Poi, quasi all’improvviso, crollo generale per sovraccumulo dei postumi: irrigidimento della schiena soprattutto a livello cervicale, labirintite e vertigini frequenti, sensazione di rigidità e dolori in tutto l’addome con forti nausee quotidiane, fragilità del pavimento pelvico, ulteriore regressione nell’equilibrio e nella deambulazione, tanta stanchezza e morale a terra. “Stavolta non ce la faccio”, mi dico. Nel pieno di questa burrasca, mi rivolgo allo Studio del Dottor Garofalo per una prima visita. Lui mi ascolta attentissimo, si riserva di analizzare la documentazione che ho portato, poi interpreta le mie varie problematiche. Si esprime con calma cautela, ma percepisco una lucidità professionale di alto livello. “Ecco il faro”, penso. L’esame diagnostico agli arti inferiori, cui mi fa sottoporre, conferma una notevole sofferenza neurogena diffusa, con vari danni ai limiti della reversibilità. Il Dottore mi spiega cos’è accaduto, parla senza infondermi false illusioni ma mi trasmette quella ragionevole dose di positività di cui ho bisogno e, soprattutto, è determinato e pronto ad accogliere anche questa complessa parte della sfida. Lavora in progressione dall’alto al basso, con gradualità, competenza e precisione mirata, tenendo sempre in considerazione l’insieme. Applica la sua particolare tecnica riabilitativa e questa fa la differenza, perché non si limita ad intervenire in superficie ma agisce in profondità. Il suo occhio attento ed esperto mi fa notare ogni singolo progresso, anche quelli a me impercettibili. È come se, pezzo per pezzo, mi stesse ricomponendo e finalmente mi risveglio dall’incubo: svaniscono irrigidimenti al collo e vertigini, si scollano le cicatrici interne all’addome e se ne vanno dolore e nausee, l’area pelvica recupera il tono. La mia fiducia si consolida e avrei già molto di cui complimentarmi e ringraziare, ma ha dell’incredibile quello che il Dottore è in grado di fare per i miei arti inferiori. Nonostante l’esercizio della libera professione possa suggerire il contrario, non specula mai sulla durata delle sedute che, finalizzate alla riabilitazione delle gambe, si fanno più lunghe per l’approccio composito che comportano. Gli effetti dell’azione sulle componenti preposte al movimento superano le aspettative di risultato, per tempistiche e qualità: nervi e muscoli riprendono vitalità, le anche si sbloccano e sostengono meglio il peso del busto, gli adduttori recuperano funzionalità e le gambe, sempre meno doloranti, si riallineano al piano sagittale nella camminata con maggiore simmetria, equilibrio e tono generale. Quasi non utilizzo più il bastone d’appoggio anche su distanze lunghe e sono ottimista, perché so che questo percorso mi porterà ad ulteriori progressi.
Avendo, in parallelo a quanto accaduto, un’altra grossa battaglia da combattere sul terreno della salute, la rinnovata determinazione che provo è un dono dal valore aggiunto inestimabile.
Grazie davvero, Dottore!
Paziente